Cura delle padelle antiaderenti – Consigli per farle durare a lungo
Come prendersi cura delle padelle antiaderenti – per una lunga durata
Le padelle antiaderenti sono un classico in cucina da decenni. I modelli con rivestimento in PTFE sono particolarmente apprezzati: leggeri, facili da maneggiare e ideali per una cottura povera di grassi. Bastano poche regole semplici per mantenere a lungo l’efficacia del rivestimento.
Rivestimento PTFE – collaudato e privo di PFOA
I rivestimenti antiaderenti classici si basano sulla tecnologia dei fluoropolimeri (PTFE) e offrono un’ottima antiaderenza. Importante sapere: tutti i rivestimenti moderni in PTFE sono, per legge, prodotti senza PFOA, anche se non sempre indicato sulla confezione.
Il surriscaldamento è il nemico n. 1
Oltre il 99 % dei danni gravi al rivestimento è causato da un singolo episodio di surriscaldamento. Succede velocemente, ad esempio quando si scalda una padella vuota su un piano cottura potente. Le conseguenze: perdita dell’effetto antiaderente, scolorimento, bolle o distacco del rivestimento.
- Non riscaldare mai la padella vuota: aggiungere sempre un po’ d’olio o ungere leggermente la superficie.
- L’olio come segnale di allerta: il suo punto di fumo indica che la padella sta diventando troppo calda.
- Scegliere bene l’olio: gli oli non raffinati / spremuti a freddo hanno spesso un basso punto di fumo e non sono adatti alla frittura.
Temperature moderate sono sufficienti
- Le padelle antiaderenti non richiedono calore massimo – un livello medio è sufficiente (ad es. 6 su 10).
- Sui piani a induzione evitare la funzione Power/Booster, anche per il preriscaldamento.
- Le padelle con fondo spesso impiegano un po’ più tempo per scaldarsi – pazienza invece che più calore.
Usare solo utensili adatti
- Legno, bambù, plastica o silicone sono sicuri per il rivestimento.
- Evitare utensili metallici, tagli o raschiature sulla superficie – anche con rivestimenti robusti.
Pulizia: semplice ma accurata
- Acqua calda, detersivo per piatti e un panno in microfibra sono sufficienti.
- Se necessario, prelavare con una spazzola morbida.
- Una semplice passata con carta da cucina non basta.
- Rispettare sempre le istruzioni del produttore per l’uso in lavastoviglie.
Conservazione delicata
Non impilare mai le padelle antiaderenti senza protezione. Usare proteggi-padella o un canovaccio spesso come separatore per evitare graffi o segni di pressione.
Caratteristiche tipiche ≠ difetti
- Piccole inclusioni o leggere irregolarità nei rivestimenti a base d’acqua spruzzati.
- Tracce di fusione o formatura su padelle in alluminio o alluminio pressofuso.
- Leggera concavità del fondo necessaria per la dilatazione termica; nelle padelle in alluminio compatibili con l’induzione, questa concavità può aumentare leggermente con il calore (effetto bimetallico).
Queste caratteristiche sono tecnicamente normali e non costituiscono un difetto.
Conclusione: lunga vita al rivestimento con la giusta cura
Con un uso corretto, una buona padella antiaderente può durare molti anni. Evitare il surriscaldamento, pulire delicatamente e riporre con cura garantisce prestazioni antiaderenti durature.
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